Liberami! Il grido dell’umanità.
“Libera me, Domine”, musica di Giuseppe Verdi.
Ecco i 15 minuti tra i più sconvolgenti della Musica italiana e occidentale.
Il “Libera me Domine” è la parte che conclude il Requiem di Giuseppe Verdi.
La musica di Verdi qui trascende il significato del testo latino cantato che si riferisce al giorno del giudizio. Verdi era ateo eppure compone una delle musiche più religiose in senso assoluto e di una religione universale. L’ossessivo incedere di quel “liberami” diventa una grido dell’umanità intera che si ferma davanti al mistero della vita. In questo quarto d’ora di Musica si passa dal mistero all’angoscia che è quasi terrore. La supplica universale “Liberami!” raggiunge il livello più intenso al minuto 12:14 quando il soprano esegue una semplice scala (do, re, mi, fa, sol, la, si, do) che però sembra quasi voler afferrare Dio con le mani. Il tutto si conclude con una dolcezza infinita in quel accordo di do maggiore finale, pianissimo, nel quale l’uomo sembra raggiungere finalmente la pace interiore.
La Gheorghiu è qui interprete formidabile e trasmette all’ascoltatore il vero senso di questa musica e di questo testo, con un canto pieno di fragile umanità.
Grandissimo Abbado, qui già malato, che spreme l’orchestra al massimo dell’espressività e arriva sfinito alle ultime note. Tiene però la mano sospesa anche dopo l’ultima nota come per dirigere anche i momenti di silenzio successivi che diventano così parti integranti della musica.
Un silenzio di una intensità appunto sconvolgente, prima dell’applauso finale.