Amare la musica
La maggior parte delle persone dice di amare la musica. Ma è veramente così?
Nella maggior parte dei casi si tratta di una risposta di circostanza, di abitudine e di falsa appartenenza. Amare la musica, per molti, vuol dire apprezzare il sottofondo musicale della canzone preferita mentre si fa shopping nel centro commerciale preferito, quando si è in auto, mentre si fanno le pulizie di casa o sotto la doccia. Una sorta di musica riempitiva del silenzio.
Poi ci sono gli ascoltatori selettivi, quelli che ascoltano solo alcuni generi musicali specifici, o addirittura un solo genere, intolleranti verso qualsiasi ipotesi di musica “diversa” perché ritenuta pura spazzatura. Tra questo tipo di “amanti” ci sono molti musicisti di impostazione classica e i cosiddetti appassionati. Ricordo, con un certo fastidio, alcuni docenti di Conservatorio arroccati su concezioni estetiche alquanto discutibili, esaltati solo dalla musica antica, da quella operistica o da chissà quale compositore. Ai tempi dei miei studi musicali, un maestro di composizione , che per fortuna non era il mio insegnante, continuava a ripetere come un mantra la frase ad effetto: “la Musica bella l’ha scritta tutta Bach!”.
Credo che amare la Musica sia un’altra cosa.
Riporto una frase attribuita a Louis Armstrong, che mi sembra la più appropriata al caso.
“Non esiste musica bella o musica brutta ma musica buona e musica cattiva”.
Chi ama la musica deve amarla in tutte le sue espressioni: dalla sinfonica alla popolare, dal rock al jazz, dal pop all’elettronica e così via. Ovviamente ognuno di noi ha un sensibilità diversa e le emozioni innescate dalla musica hanno effetti differenti in soggetti diversi. Ma questo è il punto di partenza per definire l’amore per questa particolare forma di espressione umana. Innanzi tutto bisogna sganciarsi da ogni tipo di pregiudizio o snobbismo a priori che, nella maggior parte dei casi, e supportato principalmente dall’ignoranza.
Chi ama la musica la ascolta tutta ed è sempre aperto verso tutti i generi e tutte le forme musicali. Poi, nella propria visione globale e seguendo la propria sensibilità, ognuno di noi si ritaglia degli spazi di preferenza senza però ignorare , denigrare o rifiutare tutto il resto. Inoltre, se si possiede una competenza musicale specifica di qualsiasi livello , questa non deve essere motivo di esclusione o snobbismo ma, al contrario, di curiosità e comprensione, ricordando sempre che la buona e la cattiva musica sono presenti in tutti i generi musicali, nessuno escluso.